Catechesi, tempo di verifica e analisi

LEZIONE DI CATECHISMO

Gli uffici catechistici diocesani stanno distribuendo in queste settimane a tutte le parrocchie dei questionari rivolti ai parroci e ai catechisti. L’iniziativa rientra nel progetto di indagine statistica sulla catechesi in Sardegna promossa dall’Ufficio Catechistico Regionale, diretto dal Vescovo delegato per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, mons. Ignazio Sanna, e dal direttore don Paolo Pala, della diocesi di Tempio-Ampurias.

L’intero progetto è coordinato dal prof. Luca Diotallevi, docente di sociologia all’Università di Roma Tre. Perché un’indagine sociologica? I recenti orientamenti della CEI, Incontriamo Gesù, affermano che «spetta a ogni Conferenza Episcopale regionale di promuovere il monitoraggio della situazione catechistica e lo sviluppo di particolari aree di lavoro attinenti alle specificità della realtà locale: arte e catechesi, annuncio e pastorale del turismo, pietà popolare» (n.89). Per realizzare tale obiettivo è parso opportuno interrogare chi concretamente opera nel vasto e complesso campo della catechesi: parroci e catechisti. I risultati del questionario serviranno a elaborare una vera indagine statistica, secondo criteri sociologici scientifici, così da produrre una relazione finale che racconti il volto della catechesi sarda, cioè quali siano i suoi metodi, obiettivi, destinatari, esigenze, desideri. Delineato un simile quadro, rispettoso della voce di tutti, sarà più semplice articolare i piani di lavoro adeguati alla pastorale catechistica locale, così da evitare di rivolgere eccessive energie a ciò che è prematuro o al contrario poche risorse a ciò che è più urgente. Esposto l’obiettivo, occorre soffermarsi sulle modalità dell’indagine. Il materiale, composto dai due distinti moduli di questionario per i parroci e i catechisti, viene recapitato per posta ordinaria ed elettronica. Al fine di una corretta valutazione, è necessario che il questionario venga proposto a tutti i catechisti, evitando di operare arbitrariamente un campionamento a questo livello.

I questionari provenienti dai parroci e dai catechisti parrocchiali saranno raccolti da ogni Ufficio Catechistico Diocesano o da ogni curia diocesana per poi confluire all’incaricato regionale che provvederà, tramite alcuni collaboratori, alla computazione dei dati.