In un clima di convivialità e con stile sinodale e familiare il 14 aprile, monsignor Corrado Melis, Vescovo incaricato per la Pastorale della famiglia, dei giovani e i laici, ha incontrato, presso il Centro Pastorale «G. M. Conforti» di Macomer, i sacerdoti e le coppie incaricate per la Pastorale della Famiglia, presenti in tutte le diocesi sarde.
Riflettere insieme sulla meditazione di don Tonino Bello «Santa Maria, donna innamorata», tratta dal libro «Maria donna dei nostri giorni» e sulla Lettera a San Giuseppe, sempre di don Tonino Bello, ci ha fatto gustare Maria e Giuseppe nella loro umanità, coppia che ci insegna l’amore vero, valore non capito appieno dai giovani di oggi perché bersagliati dalla pubblicità, dalla volgarità, dalla pornografia.
Come uffici diocesani di pastorale familiare siamo chiamati a diventare missionari dell’amore vero.
Occorre, allora, ri-centrare la dimensione dell’amore trovando parole nuove per parlare di cose antiche, non perché superate, ma perché provengono da una storia che è antica.
È necessario riscrivere insieme le parole giuste sull’amore, sul corpo, sulla sessualità, sull’educazione, superando il retaggio del passato e lo spiritualismo ma prestando attenzione ai testi della Scrittura, Parola che sempre illumina e al Magistero della Chiesa.
Punto fermo della nostra azione pastorale sono la famiglia e i giovani. I giovani hanno bisogno di incontrare cristiani credibili che parlano un linguaggio attuale, semplice e vero.
Le famiglie hanno bisogno di essere ascoltate, accolte, di confrontarsi, di trovare famiglie vicine che vivono e condividono la vita con le gioie e i dolori di tutti i giorni.
Il sinodo ci sta insegnando a camminare insieme e in questo la famiglia è esemplare perché lo stile sinodale lo vive concretamente ogni giorno.
Infatti la famiglia cura le relazioni e la Chiesa deve prenderla a modello proprio perché lo fa in modo concreto, informale, quotidiano. In questo modo “parrocchia: famiglia di famiglie” non sarà uno slogan ma genererà uno stile nuovo di vivere la comunità.
Come ci ha insegnato Gesù, bisogna lavorare a cerchi concentrici, prendendoci cura delle nostre comunità e lasciando agire Lui che fa cose meravigliose dove noi non arriviamo.
Ma come Chiesa facciamo ancora fatica a lavorare in modo corresponsabile, soprattutto tra sacerdoti e laici.
C’è l’esigenza di formarsi, di uniformare i percorsi di catechesi per i ragazzi, i giovani, le coppie, di condividere le responsabilità, cambiare mentalità, cambiare le strutture della chiesa, lavorare insieme e coinvolgere davvero le famiglie con orari adeguati per la Messa, la catechesi…
La pastorale familiare capace di accogliere, accompagnare, discernere, integrare, deve far coincidere il sogno di Dio con i sogni dei giovani e delle famiglie.
Da qui tre mete:
1. fare esperienza viva dell’amore di Cristo nel rapporto di coppia, nella comunione e nella condivisione con altre famiglie e con i sacerdoti, attraverso una bella esperienza ecclesiale;
2. scoprire la presenza dello Spirito nella propria vita sponsale, riconoscendo meglio il Suo agire per lasciarsi da esso guidare nelle proprie scelte;
3. maturare una sensibilità ecclesiale in chiave missionaria, per accompagnare altri alla relazione con Cristo risorto dentro l’esperienza dell’amore coniugale e in comunione con la Chiesa.
Nelle nostre diocesi bisogna sviluppare la consapevolezza della necessità/opportunità di riconoscere e promuovere il ruolo che le famiglie hanno come dimensione trasversale di tutta la Pastorale.
Concretamente, l’impegno degli uffici diocesani sarà quello di lavorare in sinergia tra loro su quelli che sono i bisogni e le necessità dei territori, facendo rete, valorizzando le varie esperienze, le buone prassi e avvalendosi dei Consultori di ispirazione cristiana, delle associazioni e movimenti che si occupano di famiglia, degli esperti in scienze teologiche e umane e delle risorse formate in scienze del matrimonio e della famiglia.
L’ufficio regionale studierà, promuoverà e coordinerà questo lavoro affinché la famiglia diventi sempre più protagonista di evangelizzazione e consapevole della missione propria e originale che ha, chiamata a svelare agli altri l’amore di Dio come unico, fedele, indissolubile, generativo, portando a tutti il profumo del Vangelo della famiglia.
Ufficio Regionale di Pastorale della Famiglia e della vita