Pubblicato online il rendiconto 2020 dell’8xmille alla Chiesa Cattolica

È online il “Rendiconto 2020 dell’8xmille” che documenta come sono stati impiegati i fondi che i cittadini italiani hanno destinato alla Chiesa cattolica con le dichiarazioni del 2017. Dei 1.139.218.217 Euro assegnati per il 2020, poco più di un terzo (404 milioni) è stato destinato al sostentamento del clero, cioè a garantire una remunerazione dignitosa a tutti i sacerdoti italiani, indipendentemente dalla parrocchia di destinazione. Alle 226 Diocesi italiane sono stati assegnati 158 milioni di euro per le attività di culto e pastorale, 132 milioni di euro per l’edilizia di culto e ai beni culturali (un ambito molto vasto, che va dalla costruzione di nuove chiese alla manutenzione di edifici di culto esistenti, fino alla gestione attiva del patrimonio mobiliare, come musei, archivi, biblioteche) e 150 milioni per le iniziative caritative.
Per l’assegnazione di questi fondi, la CEI chiede a ciascuna Diocesi un piano di conferimento dettagliato, che indichi gli obiettivi, i destinatari e gli eventuali co-sostenitori di ciascuna attività, e al termine di ogni anno viene chiesta una rendicontazione delle attività sostenute con i fondi dell’8xmille, corredata da una verifica degli obiettivi e dei destinatari raggiunti. Inoltre, 80 milioni di euro sono poi stati attribuiti a iniziative caritative nei Paesi in via di sviluppo. La Presidenza della CEI si è poi riservata, favorendo laddove possibile la compartecipazione di altri soggetti, di sostenere iniziative di rilievo nazionale, gestendo in maniera diretta parte dei 65 milioni di euro per interventi caritativi e 145,7 milioni di euro per attività di culto e pastorale. Inoltre, grazie alle maggiori disponibilità, si è provveduto ad accantonare circa 4,4 milioni a futura destinazione per culto e pastorale o per interventi caritativi.

“Se è vero che questo è un dovere nei confronti dello Stato italiano, è altrettanto forte il nostro desiderio di trasparenza, nel rispetto delle normative vigenti”, spiega Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, ricordando che nel dossier “vengono presentate le cifre specifiche del rendiconto economico” e che “l’intero bilancio della Conferenza Episcopale Italiana è sottoposto a certificazione volontaria da parte di una società di revisione specializzata”. Ma, sottolinea Mons. Russo, “dietro ai numeri, c’è sempre molto di più”. Ci sono volti, pezzi di vita, storie di riscatto e di rinascita. Sono migliaia infatti gli interventi realizzati sul territorio italiano e nei Paesi del Terzo mondo, secondo i tre ambiti di destinazione: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. “È anche grazie all’utilizzo delle energie dell’8xmille che, in questo tempo di pandemia – aggiunge il Segretario Generale della CEI – è stato possibile destinare ingenti risorse aggiuntive per le azioni di prossimità a beneficio della popolazione, delle famiglie, di enti e associazioni”.