Ripartire dal valore evangelico della condivisione. Il resoconto dell’incontro tra gli incaricati Sovvenire

Facendo seguito all’incontro che si è tenuto il 25 febbraio scorso tra gli incaricati diocesani, e il nuovo responsabile nazionale Massimo Monzio, in video conferenza, approfittando delle opportunità offerte dalla zona bianca, che permetteva spostamenti tra le zone della Sardegna, gli incaricati delle singole diocesi hanno voluto incontrarsi in presenza per un confronto sulle preziose indicazioni offerte dal responsabile nazionale. L’incontro si è tenuto ad Abbasanta, ospiti della parrocchia. Erano presenti quasi tutti gli incaricati, tranne Ales e Alghero/Bosa, assenti per motivi di salute. L’incaricato regionale, don Gianfranco Pala, ha introdotto i lavori, e insieme a Mons. Arrigo Miglio, Vescovo delegato, ha fornito una pista di lavoro e discussione, partendo proprio dai dati nazionali non troppo confortanti, e dalle criticità dell’attuale sistema di raccolta. E’ stato evidenziato che è indispensabile partire, o meglio ripartire dal valore evangelico della comunione e della condivisione. Gli incaricati hanno anche ribadito alcune difficoltà che incontrano, nel tentativo di relazionarsi con i parroci, i quali sentono, comprensibilmente, tutta la fatica di chiedere, solo apparentemente per sé. Mentre il valore di condividere è proprio della comunità cristiana, la quale si fa carico delle necessità, e le sostiene con carità.

Due sostanzialmente gli obiettivi che sono stati individuati. Il primo è quello di far conoscere in maniera capillare, partendo dai sacerdoti, la necessità di sensibilizzazione delle nostre comunità, anche con l’individuazione di uno o più referenti parrocchiali, che fungano da tramite nella diffusione e del valore inscritto nel donare per gli altri, e in questo caso specifico, per i sacerdoti che spendono la vita per la comunità che è loro affidata. In questo contesto rientra un necessario coinvolgimento dei Consigli pastorali parrocchiali e degli affari economici, impegnati in prima persona nell’opera di sensibilizzazione e verifica di una corretta amministrazione. Il secondo obiettivo è quello di far si che non solo le comunità cristiane, ma la società in generale, sia informata con correttezza su come la Chiesa spenda e utilizzi i fondi otto per mille. Sono molteplici infatti i lavori messi in campo dalla Conferenza Episcopale, nel recupero di beni, come edifici di culto, di ministero pastorale e soprattutto nell’ambito della carità. Purtroppo infatti i mezzi di comunicazione sociale tendono a soffermarsi su situazioni scandalistiche, omettendo il bene che la Chiesa sa seminare, al di là delle debolezze che pure la feriscono. La nostra gente, ha ribadito Mons. Miglio, è profondamente legata alla Chiesa e ai sacerdoti, ma ha necessità di essere guidata, educata e informata.