

Secondo giorno di lavori della Seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia.
Durante l’apertura il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, ha lanciato un forte messaggio di speranza e impegno: «Non ci rassegniamo davanti alla realtà malata della società».
Parole che risuonano come un appello a costruire comunità aperte e solidali, nel solco del Cammino sinodale avviato nel 2021 su impulso di Papa Francesco.
L’evento, che riunisce vescovi delegati e rappresentanti delle diocesi italiane, ha visto il Pontefice, ancora convalescente dopo un ricovero al Gemelli, inviare un messaggio ai partecipanti.

«La gioia cristiana non è mai esclusiva, ma sempre inclusiva», ha scritto il Papa, esortando la Chiesa italiana a farsi guidare dallo Spirito Santo per affrontare le sfide del presente con spirito di comunione.
Zuppi ha sottolineato come il Cammino sinodale abbia già prodotto frutti importanti, a partire dallo sviluppo di uno stile di ascolto ecclesiale autentico. «Le persone cambiano le strutture, e non viceversa», ha affermato, ribadendo la necessità di non perdere l’orizzonte spirituale e di rimanere protagonisti attivi nella costruzione di una Chiesa accogliente e aperta.
Monsignor Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, ha ribadito che la Chiesa italiana «non sta vegetando, né è in uno stadio terminale», ma sta cercando nuove forme per rispondere alle esigenze dei tempi.
Lucia Capuzzi, anch’essa membro del Comitato, ha evidenziato l’importanza di «snellire e alleggerire» le strutture per favorire un cammino comune più autentico ed efficace.

L’Assemblea sinodale, che culminerà con la presentazione delle Proposizioni e la successiva elaborazione del documento finale nella prossima assemblea della CEI di maggio, si conferma un passaggio cruciale per il rinnovamento della Chiesa in Italia.
Un percorso che punta a costruire una comunità viva, radicata nel Vangelo e capace di affrontare con coraggio le sfide della società contemporanea.
