Alghero, tra biodiversità e armonia integrale

“La perdita di biodiversità è una delle espressioni più gravi della crisi socio-ambientale”. Ed anche il nostro Paese “è esposto ad essa: con dinamiche che interessano sia il mondo vegetale che quello animale, depotenziando la bellezza e la sostenibilità delle nostre terre e rendendole meno vivibili”. Ad esprimere preoccupazione sono i vescovi italiani che hanno scelto di dedicare il Messaggio per la “Giornata nazionale per la Custodia del Creato” del 1° settembre alla “realtà fragile e preziosa della biodiversità”.  È urgente, si legge nel testo, contrastare “con politiche efficaci e stili di vita sostenibili quei fenomeni che minacciano la biodiversità su scala globale, a partire dal mutamento climatico”. Secondo i vescovi, dunque è “importante favorire le pratiche di coltivazione realizzate secondo lo spirito con cui il monachesimo ha reso possibile la fertilità della terra senza modificarne l’equilibrio” e “utilizzare nuove tecnologie orientate a valorizzare, per quanto possibile, il biologico”. È inoltre fondamentale “conoscere e favorire le istituzioni universitarie e gli enti di ricerca, che studiano la biodiversità e operano per la conservazione di specie vegetali e animali in via di estinzione“.

Nel Messaggio,  firmato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo, si sottolinea la necessità di “opporsi a tante pratiche che degradano e distruggono la biodiversità: si pensi al land grabbing, alla deforestazione, al proliferare delle monocolture, al crescente consumo di suolo o all’inquinamento che lo avvelena”, ma anche alle “dinamiche finanziarie ed economiche che cercano di monopolizzare la ricerca (scoraggiando quella libera) o addirittura si propongono di privatizzare alcune tecno-scienze collegate alla salvaguardia della biodiversità”. Un appello che risuona ancora più forte nel momento in cui l’Amazzonia è flagellata dagli incendi che stanno mettendo a rischio l’intero ecosistema mondiale.

Diverse le iniziative promosse dalla Diocesi. “Biodiversità e armonia integrale” è il tema del convegno pubblico che si terrà nella sede del Parco di Porto Conte ad Alghero, il prossimo 1° settembre, nell’ambito delle iniziative organizzate dalla diocesi di Alghero-Bosa, Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, per la Giornata. La Laudato Si’ – sottolineano i promotori – offre (cfr 32-42) interessantissimi spunti sullo stato di salute del nostro pianeta e, soprattutto, sulla importanza che le varie specie naturali ed animali hanno nel mantenimento degli equilibri ambientali generali del globo”. Interverranno, oltre al vescovo Mauro Maria Morfino che terrà una lectio magistralis, il naturalista Francesco Guillot (presidente Lipu Sardegna), Ermanno Mazzetti (direttore Federazione Coldiretti Nord-Sardegna), Mariano Mariani (direttore del Parco naturale regionale di Porto Conte), Antonio Farris (Università degli studi di Sassari), Sergio Astori (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). “Ogni anno – proseguono gli organizzatori – scompaiono migliaia di specie vegetali ed animali” mentre “crescono gli squilibri economici all’interno degli Stati; la ricchezza va sempre più concentrandosi nelle mani di poche famiglie facoltose e le popolazioni, spinte dal bisogno ed in fuga dai conflitti locali, finiscono per migrare verso nuovi Paesi alla ricerca di benessere e di pace”. Un campanello di allarme da non sottovalutare. Di qui “l’urgenza che l’uomo debba prendere coscienza della responsabilità che ha nei confronti delle altre creature, siano esse animali o vegetali. Una responsabilità che non ha deleghe di sorta: essa è totale in ciascuno di noi”.